I neo-eletti consiglieri regionali 5 Stelle Antonella Laricchia, Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Mario Conca, Grazia Di Bari, Marco Galante e Viviana Guarini scrivono ai rappresentati di Comune e Regione Puglia in seno al Consiglio generale della Fiera del Levante, in vista della decisione finale sull’unica offerta ricevuta per la gestione dell’Ente fieristico per i prossimi 60 anni.

Nella loro missiva, i 5 Stelle sottolineano alcuni aspetti non chiari del procedimento, stigmatizzano il silenzio dei soci fondatori sia sulla gestione degli ultimi anni sia sulle prospettive future di un effettivo rilancio della Fiera del Levante ed auspicano che la scelta definitiva venga presa, il prossimo 14 luglio, nell’interesse dei soci fondatori, delle mprese locali e di tutti i cittadini pugliesi. “L’ente fieristico barese può rappresentare un vero e proprio volano per tutte le piccole e medie imprese pugliesi che oggi devono confrontarsi con una crisi devastante.

Il nostro auspicio è che vengano prese le giuste e corrette decisioni per far sì che la Fiera del Levante svolga quel ruolo fondamentale per il tessuto produttivo del nostro territorio – dichiarano i consiglieri regionali 5 Stelle – Quello che rappresenta, a nostro modo di vedere, un asset strategico per la Puglia è sembrato, negli anni, via via accantonato, quasi lasciato al suo triste destino, senza un vero e proprio piano di rilancio ed una strategia futura chiara e ben definita. Quello che ci preme raggiungere come obiettivo è ottenere il meglio per le imprese locali, attraverso una porta d’Oriente che si potrebbe rivelare strategica per il futuro, qualora fosse sapientemente gestita.

Non può non balzare agli occhi, purtroppo, il canone offerto, che reputiamo quantomeno ‘irrisorio’: appena 100.000 euro per 90.000 metri quadri, in pratica 1,11 euro al metro quadro l’anno. Basti pensare – continuano i 5 Stelle – che, il medesimo Ente per altre aree del quartiere fieristico ha indetto un avviso pubblico per affidare in concessione (qui per 10, rinnovabile a 20 anni però) ad un canone minimo fissato in 108 euro al mq per anno per i padiglioni, 90 euro al mq l’anno per gli altri immobili e 45 euro al mq per anno per le aree scoperte”.

La situazione è ancor più onerosa al mercato di Santa Scolastica dove i commercianti, titolari dei box da 18 metri quadri, sono tenuti a corrispondere un canone pari a 232 euro al metro quadro per anno. “Delle due l’una: o il canone di Santa Scolastica che pagano i nostri commercianti è troppo elevato oppure l’1,11 euro di cui beneficerà la Fiera è ‘leggermente’ sottostimato.

Ma questo – proseguono i 5 Stelle – è solamente uno degli aspetti che appaiono poco chiari, contraddittori e non apparentemente tesi ad una vera valorizzazione dell’Ente fieristico, stando sempre alla poca documentazione a nostra disposizione. Ed è per questo che facciamo appello ai rappresentati del Comune di Bari e della Regione Puglia in seno al Consiglio generale della Fiera del Levante affinché studino e valutino approfonditamente l’unica offerta ricevuta al bando per la gestione, affinché vengano tutelati gli interessi degli enti e delle imprese locali.

Il territorio pugliese potrebbe rischiare di pagare per ben 60 anni una decisione affrettata e tesa, più che altro e almeno stando a ciò che si percepisce, ad una dismissione (o privatizzazione che dir si voglia) di un Ente fieristico divenuto quasi un ‘peso’ di cui liberarsi da parte degli amministratori locali. Auspichiamo – concludono – un futuro radioso all’intero quartiere fieristico e confidiamo in una saggia decisione dei nostri rappresentanti a tutela degli interessi di Comune di Bari e Regione Puglia”.